E alla fine è arrivata Myriam, la pestifera protagonista di Operazione Ri(s)catto.

Quella mafaldina tutto pepe che si mette in testa che la madre deve smetterla di lavorare. D’altronde lei vuole una mamma a forma di mamma e non una mamma che stia fuori casa dalla mattina alla sera, sempre a lavoro, spesso anche nei fine settimana.

Sai che gliene importa a lei che la madre è appassionata del suo lavoro. Lei vuole la sua mamma, non la donna lavoratrice. Una bambinetta così, che se la conosci la eviti, ma la eviti solo fino a quando non la capisci.

Io l’ho sentita arrivare alla chetichella ma poi si è imposta dentro di me in maniera prepotente. Un uragano, giuro. All’inizio l’ho accolta a braccia non proprio apertissime, dico la verità. Poi però queste braccia si sono allargate sempre di più fino a quando gliele ho spalancate del tutto.

Le cose sono andate così, piccolo passo indietro. Cena tra donne, ognuna che dice la sua. Si poteva parlare di tutto e invece alla fine, a turno, ognuna parla di sé. Ma non di sé (sé sé sé). No. Ognuna parla di sé, cioè dei figli. Anzi, del poco tempo che ha per i figli e del fatto che va sempre di corsa, del capo che non è comprensivo e della maternità da far pagare cara.

Tutto già sentito. E infatti è tutto già sentito. Le osservo, le ascolto. Io che chiacchiero sempre resto zitta e studio la situazione. Il mio occhio sociale partecipa, gradisce e fa sì che io sorrida quando è giusto. Il mio occhio cronista sta affessurato, coglie ogni battito di ciglia forzato, ogni mano che manda dietro l’orecchio una ciocca di capelli ribelle, ogni piccolo tic che hanno tutte quelle madri avvolte dai sensi di colpa.

Myriam è stata incubata durante quella serata in pizzeria. Neanche me lo ricordo se la pizza era buona (forse no, altrimenti me lo ricorderei). Myriam prende vita così, tra un sorso di birra e un supplì adagiata su una convinzione: se cinque persone su cinque che potrebbero parlare di tutto, si ritrovano a sciorinare lo stesso argomento con energia vuol dire che un nodo è da sciogliere.

Detto fatto. Anzi no. Detto fatto no perché da allora è passato qualche anno e la maturazione di un’idea. Ma quando l’idea è divenuta contenuto allora Myriam ha preso a spingere come una matta dentro di me perché voleva nascere a tutti i costi.

 

 

Per la loro collaborazione indiretta e incostante, ma sempre presente,

grazie ai miei due supereroi casalinghi, i miei figli.

Categoria: Libri

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