Il giorno in cui i miei figli sono tornati a casa piangendo, ho pensato Ci sta, può succedere che oggi sia andato storto qualcosa. Certo, tutti e due insieme, guarda caso nello stesso giorno, con la stessa poca voglia di dirmi il perché, questo no, tanto normale non era. E allora ho fatto quello che è il dovere sotterraneo di ogni madre: ho indagato. E ho scoperto che “la voce si era diffusa”. Quale voce? Quella che qualche mese prima era stata prospettata come ipotesi a tutti i genitori, cioè che la loro scuola sarebbe stata chiusa alla fine dell’anno scolastico.
Apriti cielo.

Perché un conto è che una scuola chiuda, un conto è che chiuda proprio la tua, di scuola. Con tutto quello che contiene, oltre a banchi e lavagne, ricordi, lavori, progetti e promesse.
Attraverso i miei ragazzi e le loro reazioni ho capito che chiudere il cancello di una scuola è la prima vera porta sbattuta in faccia che si riceve nella vita.

Strappare una scuola a un ragazzo significa tanto: addolorarlo, renderlo triste, imporgli una decisione irrevocabile ma soprattutto inspiegabile che non dipende da lui; significa strappargli non solo un luogo che ha rappresentato una seconda culla e una seconda cameretta, ma anche tutto un futuro che possibilmente poteva essere, tra amici e punti di riferimento.

Chiara Lico - Mi Hanno Chiuso la Scuola

Mi Hanno Chiuso la Scuola: un atto di amore

L’idea di questo romanzo nasce da qui, dall’aver scoperto che la scuola non è poi quella tana triste in cui i ragazzi non vogliono mai andare o dove, annoiati e assonnati, vengono trascinati loro malgrado: piuttosto è il luogo del loro cuore molto più di quanto noi adulti possiamo immaginare. È tra banchi e pareti colorate che accadono tutte le prime scoperte, i primi amori, le prime amicizie, le prime delusioni, i primi dolori.

Per questo è dovere di noi adulti scegliere con cura e difendere diritti inalienabili che non sono solo quelli all’istruzione e alla valorizzazione delle inclinazioni individuali; ma è dovere dello Stato garantire che perché una scuola sia buona e bella davvero, deve necessariamente essere anche sicura, seria e solida.

Queste tre esse sono quei sassolini bianchi che vorrei i mie ragazzi seguissero come tracce di percorso libero. Questo romanzo è per loro e per tutti i loro ex compagni di scuola che – come loro – hanno dovuto intraprendere cammini diversi e imprevisti.

Questo romanzo è un atto di amore verso la scuola.

Categoria: Libri

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